Stuoiatura
L’aumento dei costi delle materie prime e la difficoltà nel loro reperimento, uniti all’aumento dei prezzi dei combustibili, portano all’esigenza di ridurre lo spessore dei materiali, garantendone al contempo la medesima resistenza. In questo senso, la nostra azienda ha trovato il modo per rispondere alle esigenze del mercato attraverso l’ottimizzazione del processo di stuoiatura, che prevede l’applicazione di una stuoia in fibra di vetro sul retro della lastra finita, evitandone il collasso o il pericoloso distacco di pezzi.
Oltre a rendere “green” i nuovi processi di stuoiatura, riducendo tra l’altro gli spazi necessari richiesti dall’impianto all’interno dell’azienda, abbiamo anche brevettato un sistema per mantenere integro il prodotto, tanto da riuscire a consegnarlo completamente pulito e privo di graffi o rigature, sostituendo il procedimento tradizionale con un metodo innovativo di stesura della resina poliuretanica, che funge da colla. Inoltre, i tecnici della nostra azienda hanno brevettato un sistema di movimentazione mai usato prima, che prevede il transito delle lastre su vassoi studiati ad hoc, i quali risultano anche autopulenti ed evitano quindi il contatto con cinghie o rulli, escludendo perciò possibili rigature, segni o residui di poliuretano. In conclusione, è bene ricordare che l’intero processo è completamente automatizzato, così come richiede la direttiva “Industria 4.0”
Stuoiatura, un processo innovativo per lastre di grandi formati più robuste e di altissima qualità
Oggi le aziende ceramiche ricevono sempre più richieste di lastre di grandi dimensioni, con spessori differenziati a seconda dell’utilizzo finale e delle specifiche richieste provenienti dai singoli mercati di destinazione.
L’aumento dei costi delle materie prime e la difficoltà nel loro reperimento, uniti all’aumento dei prezzi dei combustibili, portano all’esigenza di ridurre lo spessore dei materiali, garantendone al contempo la medesima resistenza.
Ebbene, Mectiles Italia ha trovato il modo per rispondere a tali esigenze del mercato attraverso l’ottimizzazione del processo di stuoiatura, che prevede l’applicazione di una stuoia in fibra di vetro sul retro della lastra finita, evitandone il collasso o il pericoloso distacco di pezzi.
La stuoiatura tradizionale prevede infatti l’incollaggio con resina poliuretanica di stuoie sulle lastre di ceramica, ma tale processo è solitamente ad alto impatto ambientale e con varie criticità a livello di costi di gestione e di qualità del prodotto finito.
La nostra azienda, sempre alla ricerca di nuove tecnologie, ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati a livello di efficientamento del processo, riuscendo parallelamente a rendere l’applicazione “green”, quindi a basso impatto ambientale, ottimizzando il modo di applicazione della stuoia di vetro, riducendo gli spazi necessari richiesti dall’impianto e preservando integro il prodotto, tanto da riuscire a consegnarlo completamente pulito e privo di graffi o rigature.
Il tradizionale processo di incollaggio – che risulta altamente inquinante, date le quantità elevate di solvente utilizzato e alla metodologia di applicazione dei collanti tramite aerografo – è stato sostituito, nel nostro rinnovato procedimento, grazie alla collaborazione con vari partner nel campo della chimica, attraverso un metodo innovativo di stesura della resina poliuretanica, che funge da colla. Inoltre, i nostri tecnici hanno brevettato un sistema di movimentazione mai usato prima, che prevede il transito delle lastre su vassoi studiati ad hoc, che risultano anche autopulenti ed evitano quindi il contatto con cinghie o rulli, escludendo perciò possibili rigature, segni o residui di poliuretano.
La linea, che è di nuova costruzione, è conforme alla direttiva “Industria 4.0”, ed è quindi completamente automatizzata.
Inoltre, pur mantenendo separate zone di carico, scarico e controllo, la nostra nuova linea di stuoiatura, come accennavamo prima in merito alle dimensioni dell’impianto, è lunga 30 metri, al cospetto delle linee tradizionali da 65-70 metri e restituisce le lastre stuoiate, pulite e con superficie intatta, in un processo sostenibile dal punto di vista ambientale, con un basso livello di manutenzione richiesta sulle macchine.